Cavana e il borgo di Città Vecchia

CAVANA E IL BORGO DI CITTÀ VECCHIA, DA PICCOLO LUOGO DI PESCATORI ALL’ELITE DEL XXI SECOLO

Un capolavoro di riqualificazione, un antico borgo che oggi strizza l’occhio a tutti, dall’upper class triestina agli studenti: Il Borgo di Città Vecchia e Cavana.

CENNI STORICI

Trieste ha sempre amato distinguersi dalla maggior parte delle altre città italiane. Nel nostro territorio, infatti, non sbocciò né il Rinascimento né il Barocco ed il cuore cittadino è rappresentato da un piccolo borgo medioevale (chiamato ancora oggi Borgo di Città Vecchia) nato come un piccolo approdo mercantile destinato a dialogare in modo efficace con la realtà moderna fortemente voluta dall’Impero Austroungarico subito dopo la pace con i Turchi avvenuta nel 1717. In quel periodo, infatti, l’imperatore Carlo VI fece costruire un magazzino di sale in fondo alla piazza principale (da cui l’origine del primo nome Piazza del Sale). Il magazzino, demolito nel 1821 ma inizialmente destinato a diventare un mercato del pesce, assunse un nuovo significato.  Su un progetto di Pietro Nobile, fu riconvertito in un edificio che aveva al pianterreno dei porticati sorretti da colonne dove si sarebbe svolto tutto il commercio e due piani superiori destinati alle abitazioni. È da allora che un piccolo borgo di pescatori, in continuo conflitto con la vicina Venezia, cominciò a diventare di fondamentale importanza per l’Impero Austroungarico che, non senza momenti difficili e contraddittori, lo trasformerà in quella che è tutt’oggi una grande città: Trieste.

COLLEGAMENTI

Il borgo di Città Vecchia si colloca nel centro nevralgico di Trieste e gran parte del quartiere è di solo accesso pedonale, specialmente nelle zone di Cavana e San Giusto. La posizione privilegiata, dovuta anche alla particolare vicinanza a Piazza Unità D’Italia, consente di avere a portata di mano passeggiate davvero suggestive all’interno del piccolo borgo medioevale, tutti i servizi primari e la possibilità di accedere ai principali collegamenti offerti dal trasporto pubblico cittadino. Le rive triestine sono a due passi, quindi è facile il collegamento con la grande viabilità verso la zona dei Campi Elisi e, in direzione opposta, verso Viale Miramare e quindi la stazione ferroviaria Trieste Centrale. Ottimi anche i trasporti marittimi (Delfino verde) che collegano le rive triestine a Muggia e Grado.

SERVIZI

Tutta l’area era in passato gremita di negozi di antiquariato molto caratteristici ma poi, con l’avvento della totale ristrutturazione delle vecchie case ormai in stato di degrado, è diventata con il tempo una zona residenziale di pregio con numerosi bar e gelaterie. Il Borgo di Città Vecchia è oggi una zona molto ricca di realtà commerciali, botteghe artigianali, supermercati, b&b ed un delizioso ostello (in Piazza Venezia) dall’ambiente rilassato e informale con delle camere vista mare. Scegliere di vivere a Cavana significa avere tutto a portata di mano con il lusso di vivere al cento per cento tutta la storia, le bellezze architettoniche e l’offerta commerciale e paesaggistica della città senza dover necessariamente ricorrere all’utilizzo dell’auto o dei mezzi pubblici.

NOTE ARCHITETTONICHE

Il Borgo di Città Vecchia è impreziosito da palazzi del ‘700, dell’800 e da stretti vicoli e stradine che un tempo ospitavano i postriboli popolari, luogo di ritrovo per gli equipaggi delle navi che attraccavano al porto. Tutta la zona nasconde e rivela qua e là importanti tracce dell’Impero Romano, sono stati molteplici infatti i ritrovamenti e le scoperte archeologiche che hanno aggiunto ulteriore valore alla storia di tutta la città di Trieste. Impossibile raccogliere in un unico articolo tutte le notizie o i dettagli architettonici più curiosi o significativi, elencheremo quindi quelli più particolari e forse meno conosciuti.

Iniziamo da Via Donota che ricalca il tracciato di una strada romana, forse prolungamento del cardo maximus: la strada si sviluppa parallela alla curva descritta dalla parte superiore del Teatro Romano, appunto. All’angolo con Via Battaglia sorge un edificio che si adatta al pendio naturale del colle San Giusto: la struttura sorge su una preesistenza di origine medioevale: l’originaria muratura, costituiti da blocchi di arenaria ben squadrati e la presenza di frammenti di tegole e intonaco giallo e rosso nonché tracce di mosaico a tessere nere sono la testimonianza di antiche abitazioni. Particolare la bifora medievale visibile sulla facciata principale arricchita da un capitello a forma di piramide quadrangolare tronca e capovolta. Nella stessa zona, all’angolo con Via Battaglia, vi furono nel 1981 degli strabilianti ritrovamenti: un edificio risalente al I Secolo, tombe a fossa del IV secolo, sepolture ed anfore, un patrimonio oggi visibile nell’Antiquarium di Via Donota.

Proseguendo verso Via del Collegio dove i gesuiti si stabilirono all’inizio del XVII secolo e nel 1620 diedero inizio alla loro proverbiale attività di insegnamento nella città di Trieste. In quegli stessi anni i padri gesuiti acquistarono fondi e stabili urbani per ottenere lo spazio necessario all’edificazione dei loro fabbricati tra cui ricordiamo la chiesa di Santa Maria Maggiore e l’edificio destinato ad ospitare il collegio dei gesuiti, destinato nel 1822 alla funzione di carcere criminale e poi restaurato nel 1957. Vogliamo concedere un cenno anche a Casa Fontana, edificio costruito nel 1827 sulla base di un progetto di Pietro Nobile, l’area sulla quale venne realizzato in precedenza era occupata dal magazzino del sale, fatto erigere dall’imperatore Carlo VI agli inizi del Settecento e demolito nel 1821. Lo stabile, in pieno stile neoclassico, fu fortemente voluto dal Comune che lo destinò a mercato del pesce fino ad ospitare oggi, dopo numerose opere di ristrutturazione, gli uffici di un istituto bancario.

Arriviamo ora al cuore del Borgo d Città Vecchia, Piazza Cavana, dove scorgiamo casa Prandi il cui nome deriva da un’antica e nobile famiglia triestina come testimonia lo stemma raffigurato sull’edificio ricevuto dal capostipite nel 1626 a Vienna direttamente dall’Imperatore. Da Piazza Cavana a via della Pescheria percorriamo Via del Sale, la cui denominazione ottocentesca ricorda l’esistenza dell’antico magazzino del sale che venne demolito nel 1821. Si trattava di un edificio di estrema importanza per la città perché dal 1693 il commercio del sale marino era un monopolio dell’erario sovrano. Ancora oggi sul muro delle scale della casa in via del Pesce nr.2 si trova una riproduzione affrescata della lapide che ricordava la battaglia di Zenta del 1697 che ornava la facciata originale del magazzino.

Per concludere, segnaliamo alcuni esempi neoclassici come la deliziosa chiesetta anglicana e la bellissima Rotonda Pancera. Infine,i palazzi dei commercianti triestini come la residenza del barone Revoltella, le sue istituzioni pubbliche, come la palestra Cobolli e palazzo Biserini, sede del museo di storia naturale e della biblioteca civica e alcuni esempi di architettura liberty, come le case Mosco.

AREE DI PARCHEGGIO

Come già detto Il Borgo di Città Vecchia è quasi esclusivamente pedonale, caratteristica tra l’altro che gli conferisce un grande pregio ma, per accedere alla zona più centrale di Cavana si può parcheggiare sulle Rive, ovvero il lungo mare cittadino oppure per chi volesse, invece, fare qualche passo in più c’è la possibilità di parcheggiare all’area di sosta molo IV. Entrambe le opzioni sono a pagamento.

AREE DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Verso la fine degli anni ’90 l’intera zona ha subito una totale azione riqualificante con l’intento di riaprire Cavana e “ripulirla” dalle case chiuse e dalle aree off limits. Un’opera di trasformazione avvenuta mediante il progetto Urban che ha completamente trasformato l’intero rione portandolo a ricoprire il ruolo di zona “top” di Trieste. Un traguardo che ha attirato in breve tempo l’upper class triestina ma anche botteghe, negozi etno chic, laboratori artigianali, enoteche, locali notturni, osterie e ristoranti di classe. Un mix potente che oggi tutta la città indossa come un fiore all’occhiello, un capolavoro che regala orgoglio a tutti i triestini.

LOCALI TIPICI/STORICI

Tutta la zona offre una moltitudine di locali adibiti alla ristorazione ma ce n’è uno che affonda le proprie radici a Trieste dal 1921: Il buffet Siora Rosa situato all’inizio di via Torino. Si tratta di un’osteria tipica triestina dove è possibile gustare degli ottimi spuntini, panini con il prosciutto cotto in crosta di pane, la porcina, il cotechino, il carrè, le salsicce di cragno e di vienna, la lingua salmistrata con senape e kren, tutto a base di carne di maiale.

INTRATTENIMENTO

Chi ancora non conosce Via Torino? Da qualche anno è ormai considerata una delle strade della movida triestina, piena di locali caratteristici, ognuno con diverse specialità gastronomiche.

Pizzerie, cocktail bar, ristorantini intimo e ricercati, locali di tendenza per aperitivi e meeting di lavoro. Una joie de vivre che si estende anche alle vicine Via Diaz e Via Cadorna con tantissime proposte enogastronomiche per ogni tasca e palato.

PREZZI AL MQ

Il Borgo di Città Vecchia ed in particolare Cavana rappresentano le zone “top” di Trieste e quindi sono molto apprezzate e ricercate per gli investimenti di tipo residenziale e commerciale. È inevitabile quindi che tutta l’area presenti dei prezzi al metro quadro decisamente più elevati rispetto alle altre zone più vicine e centrali.

LA ZONA È CONSIGLIATA A CHI…

Acquistare o vendere un immobile in questa zona è sempre un’ottima scelta perché l’intera zona rappresenta una reale opportunità di investimento: residenziale, commerciale, locazione per studenti o per turisti che vogliono godersi il centro e le vicine marine. Gli ottimi collegamenti e la vicinanza a tutti i servizi conferiscono a chi sceglie di vivere a Cavana il lusso di abitare o lavorare in un contesto signorile a due passi dalla storica Piazza Unità d’Italia e dal mare.