San Giusto

SAN GIUSTO, IL SIMBOLO DI UNA CITTÀ CHE ESISTE DA SEMPRE.

La Cattedrale, la scala dei Giganti, un tempio che non c’è più, il colle che diventa un palcoscenico strepitoso nelle sere d’estate. Scopriamo insieme alcune curiosità sul rione di San Giusto!

CENNI STORICI

I più antichi reperti archeologici rinvenuti sul colle di San Giusto risalgono al primo secolo, si tratta di resti appartenenti ad un propileo (antico portale monumentale greco). Tale scoperta è visibile ancora oggi, attraverso una grata, inglobata nel campanile della cattedrale omonima. Il propileo fu eretto in cima all’allora principale strada cittadina (l’odierna via della Cattedrale) che saliva dalla riva del mare fino al punto più elevato della città. Il Colle di San Giusto ha conquistato sul campo, per posizione e bellezza, il titolo di centro storico di Trieste. Già nel primo secolo, infatti accoglieva un’immensa basilica romana, facendo intuire che sulla riva del mare sottostante giacesse già un centro abitato di grandi dimensioni. Non è un caso che questa zona sia considerata il simbolo della città di Trieste, basta ammirarne la posizione privilegiata sulla collina che domina il centro cittadino per comprenderne l’importanza attribuitale durante la storia passata. Risalgono al primo secolo anche i resti di una basilica civile, di cui si vedono, a poca distanza dal campanile, i ceppi di varie colonne. Questo edificio, costruito in direzione nord-sud, era molto grande, più di 20 metri in larghezza e quasi 100 metri in profondità.

Il Colle di San Giusto rappresenta anche la Trieste Medievale, nei secoli XIV e XV infatti, sulla sua sommità fu eretta una fortezza e la città fu dotata di cinta murarie. Non è ad oggi noto però che cosa si trovasse all’interno delle mura. Si suppone che si trattasse di un tempio o di un complesso di templi dedicati a Giove, Giunone e Minerva, tutte costruzioni smantellate durante i secoli. Quelle che oggi sono visibili nel campanile costituivano l’estremità anteriore sinistra del complesso, mentre si possono ancora visitare i resti della parte destra e della scalinata che li collegava, scendendo sotto la chiesa attraverso l’adiacente Orto Lapidario. È importante sottolineare il fatto che, a quanto si sa, questo pare essere l’unico propileo romano presente in Europa. Appartenente ad un’epoca molto più recente è il sacello di san Giusto, costruito appositamente per contenere le reliquie del santo patrono della città. Gli storici non concordano sull’esatta data della sua costruzione, ma la pongono comunque entro il secolo X. La cupola invece pare appartenere al secolo XII ed i mosaici interni al secolo XIII. La cappella, in una data ad oggi non definibile, venne allungata fino a diventare una chiesa vera e propria, ma sembra certo che venisse sempre considerata facente parte della chiesa di Santa Maria che si trovava di fronte, dall’altra parte della strada principale della città.

COLLEGAMENTI

È un rione molto vicino al centro, questo consente di raggiungere i principali punti di interesse a piedi in pochi minuti. San Giusto è anche un rione ben servito dai frequenti collegamenti offerti dai mezzi pubblici.

SERVIZI

Il colle di San Giusto è molto ben collegato con il centro della città, raggiungibile anche a piedi. Questo consente di ritrovarsi in pochi minuti in un contesto servitissimo con ogni tipo di negozio e attività commerciale, nonché istituti scolastici pubblici e privati.

NOTE ARCHITETTONICHE

Il Rione di San Giusto ospita l’omonima cattedrale, uno dei simboli della città nonché il principale edificio cattolico triestino. Il suo aspetto odierno non corrisponde a quello originale poiché, come sostengono molti storici, la struttura attuale deriva dall’unificazione delle due preesistenti chiese di Santa Maria e di quella dedicata al martire San Giusto. I due edifici vennero infatti inglobati sotto uno stesso tetto dal vescovo Roberto Pedrazzani tra gli anni 1302 e 1320.

La città, in quegli anni, era già pronta per accogliere una cattedrale importante. Basti pensare che, come testimoniano le rovine di vari manufatti, Trieste doveva essere un grande centro abitato già in epoca romana, un piccolo villaggio non avrebbe mai necessitato di costruzioni tanto imponenti.

La basilica, l’anfiteatro, l’acquedotto testimoniano una vita passata attiva e popolata da un andirivieni di commercianti e viandanti. La facciata della cattedrale è arricchita da un enorme rosone in pietra carsica, realizzato sul posto dai maestri scalpellini. Riuscite ad immaginare questa scena? Il campanile e la facciata sono generosamente ricoperti da reperti appartenenti al periodo romano con l’obiettivo di ingentilire la pesantezza originaria della costruzione. Alla chiesa è addossato il basso campanile sulla cui parete regna la statua di San Giusto.
Ma possibile che sul colle si trovasse solo una basilica? È possibile dedurre che ci fosse anche un tempio e, data la sommità della posizione con un’eccellente vista sul mare, anche una postazione militare. Di quest’ultima ipotesi ad oggi non abbiamo alcuna testimonianza mentre la presenza di un tempio è suggerita dal propileo.

San Giusto iniziò ad assumere un nuovo aspetto nel Ventennio, tra gli interventi urbanistici di estrema importanza ricordiamo la sistemazione del Parco della Rimembranza su progetto dell’ingegner Vittorio Privileggi (1933-1935) e la creazione della Via Capitolina, una strada panoramica che percorre il colle fino a raggiungere la cattedrale. Tra questa strada ed il castello scorgiamo dei grezzi cippi di pietra carsica con i nomi dei combattenti noti ed ignoti, un percorso dedicato ai caduti in tutte le guerre. In cima si erge il monumento ai Caduti, complesso scultoreo di Attilio Selva e Enrico Del Debbio realizzato in memoria dei volontari triestini colpiti a morte durante la Prima guerra mondiale. Se volgiamo lo sguardo dall’altra parte del colle notiamo che il parco si conclude con un’alta fontana, simile ad un obelisco. Si tratta di un’opera progettata sempre da Privileggi che fu installata in occasione della visita di Mussolini in città nel 1938.

La Fontana era originariamente illuminata da luci tricolore e avrebbe dovuto essere demolita subito dopo la dipartita del Duce ma così non fu e la si incontra tutt’oggi sopra la lunghissima gradinata che scende verso Piazza Goldoni. La scala dei Giganti (la gradinata) è costituita da due ali di scale che contengono un giardino a forma rettangolare in cui vivono numerose piante multicolore disposte in modo da rappresentare lo stemma di Trieste. L’alabarda bianca su fondo rosso si vede molto chiaramente dalla piazza sottostante.

AREE DI PARCHEGGIO

Tutta l’area di San Giusto è senz’altro ben attrezzata con parcheggi a pagamento che danno la possibilità di lasciare l’auto per visitare il castello e la basilica ma anche per dirigersi a piedi in centro. Esiste infatti un apposito ascensore che collega il colle al centro cittadino, soluzione utilissima per accedere comodamente a tutti i servizi della città.

AREE DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Non prevista

LOCALI TIPICI/STORICI

Non presenti.

INTRATTENIMENTO

San Giusto è un protagonista indiscusso nella programmazione di concerti ed eventi estivi cittadini. All’interno delle mura del castello, infatti, è possibile assistere a concerti e rappresentazioni teatrali ma anche partecipare ad aperitivi mondani e feste organizzate.

PREZZI AL MQ

San Giusto è una zona centrale della città di Trieste e dal punto di vista immobiliare rappresenta circa l’1% di tutte le transazioni immobiliari della città.

Il prezzo medio degli appartamenti in tutta la zona è di circa 1.900 €/m2, inferiore al prezzo medio cittadino, pari a circa 2.100 €/m2. La quotazione dei singoli appartamenti in zona San Giusto a Trieste è molto diversificata, anche se il 60% circa è offerto ad un prezzo compreso tra 1.200 €/m2 e 2.100 €/m2.

LA ZONA È CONSIGLIATA A CHI…

Tutta l’area è da sempre moto rinomata e richiesta da chi desidera vivere o investire in una zona immersa nella tranquillità con la comodità di poter accedere al centro cittadino anche a piedi, in pochi minuti. San Giusto è un rione prettamente residenziale dedicato a famiglie e giovani coppie alla ricerca della vista perfetta sul Golfo di Trieste.