L’ex contrada del torrente

L’ EX CONTRADA DEL TORRENTE: DA VIA CARDUCCI A PIAZZA OBERDAN

Tutta la città passa di qui per i più svariati motivi: lavorare, investire, acquistare, viaggiare, passeggiare. Stiamo per scoprire i dettagli più interessanti di una delle zone più conosciute della città, Via Carducci e Piazza Oberdan.

CENNI STORICI

Fino alla prima metà dell’800, dove oggi regna una delle principali arterie della città, scorreva un corso d’acqua che ancora oggi vive in silenzio sotto il traffico e le faccende quotidiane dei passanti. La celebre Via Carducci sfocia nella Piazza Oberdan che in origine era parte della Contrada del Torrente così chiamata perché caratterizzata dal collettore che convogliava i vari rii di Trieste verso il mare, scavato dopo l’alluvione del 1756. Il “torrente” venne coperto tra il 1849 ed il 1850 dalla strada che venne intitolata al Carducci, in occasione della morte del poeta su proposta di Felice Venezian. Carducci venne in visita a Trieste tra il 7 e l’11 luglio 1878, accompagnato dal Venezian e da Giuseppe Caprin, e decise di ammirare le maestose bellezze triestine come il Miramar, San Giusto e qualche museo cittadino. Fu proprio questo soggiorno ad ispirare il poeta nello scrivere le due odi barbare Saluto Italico e Miramar ma non solo, il Carducci infatti si occupò nel 1883 della prefazione al volumetto Guglielmo Orberdan, in ricordo di un amico. Fu infatti a Guglielmo Oberdan che fu dedicata una delle principali piazze di Trieste nonché uno dei principali snodi del trasporto pubblico. L’irredentista Oberdan venne imprigionato e condotto al patibolo dopo aver attentato alla vita di Francesco Giuseppe e quindi al potere asburgico sulla città.

COLLEGAMENTI

Decidere di abitare o investire in tutta la zona, da Via Carducci a Piazza Oberdan significa scegliere la comodità di raggiungere in pochi minuti a piedi il centro cittadino e le altre aree di maggiore interesse come Viale XX Settembre. Tutto il percorso gode di frequenti collegamenti garantiti dal trasporto pubblico che raggiungono celermente la stazione centrale, le sedi universitarie e le zone balneari più frequentate come Barcola e Grignano.

SERVIZI

L’intera zona è molto servita: negozi, supermercati, uffici, caffetterie, panifici, istituti scolastici pubblici e privati. A pochi minuti a piedi il Giardino Pubblico, meta ideale per lo sport, lo svago dedicato ai bambini e luogo dedicato al cinema all’aperto durante le serate estive. Decisamente a portata di mano Il Viale XX Settembre, luogo dedicato all’arte e alle cultura con le sue 4 sale cinematografiche e la presenza del Teatro Stabile Rossetti. Poi ancora Piazza San Giovanni, la centralissima Piazza Sant’Antonio ed il Borgo Teresiano.

NOTE ARCHITETTONICHE

Via Carducci presenta delle vere e proprie chicche architettoniche, estremamente affascinanti e meritevoli della nostra considerazione. Iniziamo con il carattere nobile di Casa Rosenkart contraddistinta dal frontone a timpano che chiude il prospetto principale. L’edificio ospitava la sede della Scuola Superiore di Commercio, fondata dal barone Pasquale Revoltella nel 1870 e nucleo originario della Facoltà di Economia e Commercio. Ricordiamo tra i docenti d’eccellenza Italo Svevo e James Joyce per le cattedre di inglese e corrispondenza commerciale. Proseguendo verso il numero civico 24, scorgiamo un edificio di rara bellezza, voluto nel 1879 da Giovanni Andrea Berlam, sede del Circolo Artistico di Trieste e del Conservatorio Giuseppe Verdi, inconfondibile connubio tra elementi architettonici rinascimentali e medievali. La facciata su Via Carducci è arricchita da colonne e lesene, archi a tutto sesto e motivi decorativi quali ghirlande, festoni e gruppi scultorei. Nei dintorni, al numero civico 22, incontriamo Casa Finzi Leibmann, progetto dello stesso architetto Berlam, di ispirazione manierista e sanmicheliana e risalente al 1877. I dettagli di infinita bellezza che riportano alla memoria la storia passata della città continuano anche nella Piazza Oberdan, al centro della quale si scorge un’aiuola ellissoidale con una fontana sopra la quale è posto il monumento al Cantico dei Cantici, di Marcello Mascherini, più noto ai triestini come statua “dei Fidanzatini”. Il nome popolare risale ad un fatto realmente accaduto durante la seconda guerra mondiale, ricordato abitualmente durante il Giorno della Memoria. Il 19 marzo 1945 il ventiduenne Pino Robusti attende la sua fidanzata nella piazza, quando viene fermato ed arrestato dalle SS (probabilmente perché ritenuto assente dal lavoro coatto presso la Todt) e condotto alla Risiera di San Sabba. Il 5 aprile scrive una lettera che ripercorre gli eventi ed i suoi sentimenti. Piazza Guglielmo Oberdan (in origine piazza della Caserma) è una delle principali piazze di Trieste ma anche uno dei principali snodi del trasporto pubblico cittadino nonché sede del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia. Umberto Nordio è il principale progettista della riconversione anni trenta, realizzando una serie di scenografiche arcate che incorniciano prospetticamente il Tribunale, opera di suo padre Enrico. La piazza viene completata con la collaborazione dell’architetto Mario De Renzi nel 1936. Oltre al Sacrario la piazza diviene sede del Civico museo del Risorgimento e di uffici della RAS, sempre a firma di Nordio, e della sede triestina dell’INA Assitalia disegnata da Ugo Giovannozzi. Piazza Oberdan rappresenta anche il capolinea del Tram di Opicina, al momento inattivo. La tranvia di Opicina (tram de Opcina in dialetto triestino, Openski tramvaj in sloveno), nota anche come “Trenovia di Opicina”, una delle attrazioni turistiche della città di Trieste, è una linea tranviaria interurbana panoramica gestita dalla Trieste Trasporti.

AREE DI PARCHEGGIO

Parcheggiare in tutta l’area è piuttosto facile grazie alla presenza del parcheggio Saba che si trova proprio nell’area del Foro Ulpiano, tra Via del Coroneo e Via Fabio Severo. Si tratta di un parcheggio sotterraneo di grandi dimensioni, aperto 24 ore su 24, costantemente sorvegliato e situato proprio di fronte all’ingresso principale del Tribunale di Trieste. In alternativa tutta la zona dispone di numerosi parcheggi anche con rotazione veloce grazie alla presenza di negozi e supermercati, nonché dei parcheggi a pagamento disponibili in Piazza Oberdan.

RIQUALIFICAZIONE URBANA

Non prevista

LOCALI TIPICI/STORICI

L’intera zona è senz’altro molto servita e offre moltissime occasioni di shopping con i suoi negozi, bar, supermercati. Vogliamo menzionare due realtà che contraddistinguono la vicina zona Barriera Vecchia: la Pescheria Grassilli, realtà commerciale nata oltre 50 anni fa e molto frequentata dagli abitanti dell’intera città. È facile imbattersi, specialmente il venerdì, in una lunga fila di acquirenti che attendono il loro turno per poter acquistare del pesce fresco. La panetteria serba Dafina, una realtà nata da poco nella zona che offre prodotti da forno tipici delle zone balcaniche. Quest’ultima rappresenta il forte legame che testimonia la pacifica convivenza tra la comunità balcanica e la città di Trieste, una condivisione di gusti e tradizioni che sfocia in un’armonia che va oltre qualsiasi confine.

INTRATTENIMENTO

Non previsto.

PREZZI AL MQ

Pur essendo una zona molto richiesta della città, per la sua posizione centrale, per la frequenza dei collegamenti e la molteplicità dei servizi offerti di ogni genere, Via Carducci e Piazza Oberdan rappresentano un’ottima opportunità di investimento. Il prezzo al metro quadro, infatti, risulta essere più contenuto rispetto ad altre aree con caratteristiche simili come Cavana e Ponterosso.

LA ZONA È CONSIGLIATA A CHI…

Come già detto in precedenza la zona è decisamente centrale e richiesta, nonché adatta ad ogni esigenza: single, giovani coppie, famiglie, liberi professionisti, studi professionali, uffici di rappresentanza. Via Carducci e Piazza Oberdan attirano un bacino d’utenza molto esigente, anche per la particolarità degli edifici storici che destano l’interesse di chiunque desideri vivere, lavorare, investire nel bel mezzo della bellezza architettonica triestina.

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